Il nostro studio offre un fattivo supporto multidisciplinare e poliedrico alle aziende che trattano merci pericolose di tutte le tipologie: prodotti chimici, materiale esplosivo e radioattivo, rifiuti pericolosi…
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La consulenza ADR per tutte le tipologie di merci pericolose richiede specifiche competenze per lavorare nella massima sicurezza e nella certezza di aver adempiuto a tutti gli oneri di legge.
Grazie al profilo professionale, alle abilitazioni possedute ed all’esperienza più che decennale del titolare e del proprio staff, siamo in grado di provvedere alla:
- comunicazione all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile della nomina del consulente;
- verifica delle prassi e procedure descritte al paragrafo 1.8.3.3. dell’ADR;
- stesura/revisione di procedure ed istruzioni operative per facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerente il trasporto delle merci pericolose;
- redazione della relazione annuale delle attività dell’impresa, aggiornamenti delle eventuali modifiche procedurali o strutturali necessarie all’osservanza delle norme di trasporto, di carico e scarico delle merci pericolose;
- conduzione di visite aziendali per verificare l’obbligatorietà della nomina del consulente ADR;
- conduzione di audit aziendali per verificare l’osservanza da parte delle addetti e dell’impresa delle procedure ADR sia operative che gestionali;
- consegna della relazione annuale all’ufficio provinciale della MCTC di competenza in caso di ispezione;
- redazione della relazione di incidente per gli eventi che hanno coinvolto le merci pericolose recando pregiudizio alle persone ai beni o all’ambiente, secondo il paragrafo 1.8.5. dell’ADR con trasmissione al capo dell’impresa ed al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a Roma;
- redazione del Piano di Security per il trasporto e gestione delle merci pericolose ad alto rischio in ottemperanza a quanto stabilito al paragrafo 1.10 dell’ADR;
- corsi di formazione ed aggiornamento periodico (anche presso la sede del cliente) per tutto il personale che opera nel trasporto e movimentazione delle merci pericolose secondo i capitoli 1.3 e 1.10 (Security) dell’ADR;
- assistenza in caso di acquisti veicoli;
- consulenza per trasporti intermodali, multimodali e combinati strada-mare, strada-ferrovia, strada-aereo;
- compilazione Shipper’s Declaration per i trasporti aerei;
- compilazione del certificato di carico dei container o veicoli (Multimodal Dangerous Goods Form) che precede un percorso marittimo;
- assistenza telefonica/tramite mail nei giorni lavorativi sull’intero arco dell’anno;
- assistenza in caso di emergenza/incidente (anche in caso di fermo stradale) che ha coinvolto le merci pericolose sull’intero arco dell’anno;
- supporto documentale su aggiornamenti ADR e circolari MTCT/CdS.
Cosa si intende per merce pericolosa ai sensi della normativa ADR?
Una materia od oggetto presentante un rischio per le persone, le cose e l’ambiente o a causa delle proprie proprietà intrinseche (tossicità, infiammabilità, corrosività, ecc.) o per lo stato in cui la si immette al trasporto (materie trasportate a temperatura, gas fortemente compressi, ecc.).
Rientrano in questa casistica anche materie che comunemente troviamo nella nostra quotidianità o che non considereremo tali, primo tra tutti i rifiuti, le miscele ed i preparati dei quali non si conosce a priori la pericolosità.
Sono esempi di tali merci pericolose i sottoprodotti della fabbricazione di metalli quali alluminio, ferro ed acciaio; i prodotti per verniciatura quali solventi, diluenti e pitture; nel settore sanitario: i rifiuti medicali ed ospedalieri (aventi rischio infettivo); nel settore alimentare: la caffeina e le bevande alcoliche con più del 24% di alcol in volume; nel settore domestico: i profumi, le essenze, i detersivi, i pesticidi ed prodotti chimici per la cura del verde.
A quali aziende si applica la normativa ADR?
A tutte le aziende che trasportano, spediscono, caricano, scaricano e movimentano merci pericolose su strada (in colli, in cisterna ed alla rinfusa).
È necessario avere dei requisiti particolari per poter trasportare le merci pericolose su strada?
Si. Salvo i casi di esenzione, il conducente dei veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose deve essere in possesso del CFP-ADR, il cosiddetto “patentino ADR”, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti previo il superamento dell’esame tipo base e facoltativamente di quelli relativi alle tre specializzazioni: cisterna, esplosivi e radioattivi.
Il CFP-ADR ha una validità di 5 anni rinnovabili previo il superamento di un esame di aggiornamento oltre a quelli per il rinnovo delle singole specializzazioni.
Esiste una figura professionale in grado di dare supporto alle aziende in regime ADR?
Si, il “Consulente ADR” è un professionista abilitato in grado di supportare il capo dell’impresa nello svolgimento delle attività connesse alla gestione delle merci pericolose in ottemperanza agli obblighi previsti dalla normativa ADR.
Tranne in casi particolari, la nomina di tale figura è obbligatoria secondo la normativa ADR.
Quali sono gli obblighi delle aziende in regime ADR?
Fondamentalmente gli obblighi dei legali rappresentanti delle aziende in regime ADR sono connesse al tipo di attività specifica nella filiera del trasporto.
L’ADR prevede compiti specifici e responsabilità per i principali operatori nel settore delle merci pericolose, quali lo speditore, l’imballatore, il riempitore, il trasportatore, lo scaricatore ed il destinatario.
I veicoli che trasportano merci pericolose devo avere dei requisiti particolari?
Dipende dalla tipologia di trasporto e dal tipo di materia da trasportare.
Per il trasporto in cisterna e di materie esplosive è necessario disporre di una particolare omologazione del veicolo.
Esistono dei casi in cui non è richiesta una particolare omologazione (da riportare sulla carta di circolazione o su un documento specifico: DTT306 o “barrato rosa”), ma delle prescrizioni come nel trasporto delle materie radioattive, delle bombole di gas in veicoli chiusi o il trasporto di certe materie pericolose alla rinfusa.
È necessario frequentare dei corsi di formazione per poter accedere agli esami per il conseguimento del CFP-ADR?
Si. È necessario frequentare obbligatoriamente dei corsi (di primo rilascio, di rinnovo e per ogni specializzazione) presso un’autoscuola o un Ente di formazione accreditato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti specificatamente per il settore ADR.
La durate dei corsi, i contenuti, l’addestramento dei discenti, i requisiti dei docenti e molto altro, sono stabiliti ufficialmente dalla normativa vigente.
Quali sono i compiti del Consulente ADR; qual è la sua utilità in azienda?
La funzione basilare del Consulente ADR è di coadiuvare il capo dell’impresa nell’esecuzione delle attività inerenti il trasporto, e le prestazioni ad esso connesse quali l’imballaggio, il riempimento, il carico/scarico di merci pericolose, nel rispetto della normativa ADR ed allo scopo di prevenire i rischi per le persone, i beni o l’ambiente, derivanti dallo svolgimento di tali attività.
Il lavoro del Consulente ADR confluisce nella “relazione annuale” attraverso la quale vengono verificate ed analizzate le prassi e le procedure inerenti le attività connesse alla gestione delle merci pericolose.
La nomina del Consulente ADR è obbligatoria solo per le aziende che trasportano merci pericolose?
No. L’obbligatorietà della nomina investe anche le aziende che effettuano attività “collaterali” al trasporto delle merci pericolose come l’imballaggio, il riempimento, il carico, lo scarico e non ultimo la spedizione di tali merci per gli obblighi a monte della filiera del trasporto.
Ovviamente ci sono dei casi di esenzione che tengono conto di diversi parametri, da valutare caso per caso, in modo da garantire comunque gli standard di sicurezza.
L’omessa nomina del Consulente ADR comporta qualche sanzione?
Si. Secondo l’art. 12 del D.Lgs. 35/2010 il legale rappresentante dell’impresa è sanzionato con l’ammenda da 6.000€ a 36.000€ per omessa nomina del consulente e da 2.000€ a 12.000€ per mancata comunicazione al competente Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti della nomina del consulente.
Nei casi di esenzione della nomina del Consulente ADR, l’azienda non ha alcun obbligo nei confronti della normativa ADR?
No. L’esenzione della nomina del Consulente ADR non esula il legale rappresentante dal rispetto e dall’applicazione della normativa ADR, tra cui la classificazione delle merci, la scelta degli idonei imballaggi e, cosa fondamentale, la formazione del personale operante con le merci pericolose.
Infatti per usufruire dei casi di esenzione per il trasporto in colli e/o per spedizioni occasionali previste rispettivamente dagli art. 4 e 5 del D.M. 7/8/23 è necessario predisporre un registro annuale di monitoraggio del numero di operazioni eseguite (per approfondimenti leggi articolo: https://www.studioingegneriamollo.it/2023/09/d-m-7-agosto-2023-ultimi-criteri-esenzione-nomina-consulente-adr/).
Anche i rifiuti pericolosi sono soggetti alla normativa ADR?
Si, ma dipende.
La normativa ADR si applica anche alle miscele, ai composti e preparati pericolosi per cui anche ai rifiuti.
Esiste, però, differenza tra “pericoloso” per la normativa ambientale e per quella ADR in quanto sono diversi i parametri per stabilire le caratteristiche di pericolo.
Ufficialmente è necessario effettuare un’ulteriore caratterizzazione del rifiuto anche secondo i criteri della normativa ADR in modo da verificare l’eventuale possibile “transcodifica” del codice CER a quello ONU. Una volta che il rifiuto è riconosciuto “pericoloso” anche per la normativa ADR è necessario predisporre il trasporto e le attività ad esse connesse (imballaggio/riempimento, carico/scarico, spedizione, ecc.) come una qualunque merce ADR con le relative prescrizioni del caso.
I rifiuti sanitari prodotti da ospedali, cliniche, case di cura, laboratori d’analisi, studi medici, ecc. sono anch’essi soggetti alla normativa ADR?
Si. I rifiuti provenienti da cure mediche o veterinarie e/o da ricerche associate oppure provenienti da maternità, da diagnostica, dal trattamento o dalla prevenzione delle malattie dell’uomo e degli animali, la cui raccolta ed eliminazione sono oggetto di prescrizioni particolari per prevenire infezioni, sono considerate rifiuti pericolosi (a rischio infettivo) anche secondo la normativa ADR.
I responsabili delle strutture che producono rifiuti sanitari hanno l’obbligo di nominare il Consulente ADR?
In linea teorica si; è necessario valutare tipologia, quantità e frequenza di rifiuti sanitari smaltiti nell’anno per valutare eventualmente casi di esenzione dalla nomina del Consulente ADR.
Come precedentemente illustrato, l’esenzione dall’obbligatorietà della nomina del Consulente ADR non esula il responsabile della struttura sanitaria all’ottemperanza della norma ADR, né lo solleva dagli obblighi e responsabilità ad essa connessa, neanche nei casi in cui questi abbia affidato parte o tutti i servizi legati alle operazioni di smaltimento dei rifiuti sanitari a società “terze”.
La normativa ADR si applica anche alle sostanze esplosive?
Si. Le aziende che gestiscono e movimentano materie esplosive sono anch’esse sottoposte alle prescrizioni ed agli obblighi sanciti dalla normativa ADR oltre al rispetto delle ulteriori norme comunitarie e nazionali per la sicurezza pubblica.
Oltre alle materie esplosive di cui è facile intuire l’applicazione della norma ADR, quali munizioni, bombe, dinamiti, razzi, ecc. anche i fuochi d’artificio impiegati nei comuni spettacoli pirotecnici rientrano nel campo di applicazione della normativa ADR.
I fuochi pirotecnici sono trattati anch'essi come sostanze esplosive secondo la normativa ADR?
Si. Non solo i fuochi d’artificio già “confezionati” ma anche i loro precursori quali la polvere nera, i clorati e perclorati utilizzati nelle miscele pirotecniche sono soggetti anche alla normativa ADR.
Inoltre, molte di queste sostanze (polvere nera e “colpi oscuri”) rientrano anche nell’elenco delle sostanze soggette alle norme antiterroristiche previste al cap. 1.10 dell’ADR (Security).
Dopo una revisione delle norme nazionali in ambito di materiale esplodente, il rilascio della licenza di trasporto e dell’avviso di spedizione per il trasporto di materiale pirotecnico da parte della Prefettura di partenza è subordinata alla nomina del Consulente ADR anche ai sensi della Circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio degli Affari, Polizia Amministrativa e Sociale prot. 557/PAS/U/007575/XV.C.(68), che integra le disposizioni della Circolare prot. 557/PAS/U/017341/XV.C.(68) del 27 novembre 2017.
La normativa ADR si applica anche alle sostanze radioattive?
Si. Le aziende che gestiscono e movimentano materie radioattive sono anch’esse sottoposte alle prescrizioni ed agli obblighi sanciti dalla normativa ADR oltre al rispetto delle ulteriori norme comunitarie e nazionali per la protezione ambientale e sull’uso pacifico delle sorgenti atomiche.
Oltre alle sostanze radioattive di cui è facile intuire l’applicazione della norma ADR (come il combustibile nucleare costituito da isotopi di uranio e plutonio) esistono molti radionuclidi radioattivi impiegati in campo industriale (gammagrafie) e nell’abito diagnostico (liquidi di contrasto impiegati ad esempio nella PET) che rientrano nel campo di applicazione della normativa ADR.
Le aziende che trasportano sorgenti radioattive, salvo i casi di esenzione, devono essere in possesso di particolari requisiti per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale come “vettore autorizzato”; primi tra tutti la nomina dell’Esperto Qualificato e del Consulente ADR.
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